… grida vendetta al cospetto di Dio

Con grande incredulità, sconforto e nausea ho appreso dell’ennesima presa di posizione della gerarchia vaticana contro le persone omosessuali.

Mi chiedo se, nella gerarchia vaticana, si rendono conto delle sofferenza diretta e indiretta che provocano in milioni di uomini e donne. Ovviamente sì! Non li faccio così stolti.

La ricchezza di umanità del Concilio Vaticano II, l’apertura alle aspirazioni di ogni uomo, le speranze di comunione che ho assaporato nella mia vita di cristiano cattolico sono sempre più annichilite.

Queste parole sono state un faro nella mia vita: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore.”

Deposizione
Deposizione di Caravaggio

Cosa rimane di tutto questo, dopo le inumane parole del portavoce del papa tedesco?

Quelle posizioni ideologiche, quello sfigurare il messaggio di Cristo in una prassi politica retriva, mi lasciano allibito.

E piango.

Piango per le migliaia di persone che sono umiliate, torturate e uccise senza colpa alcuna.

Piango per le famiglie di coloro che si trovano coinvolti nell’abominio della persecuzione.

Ancor di più piango per le milioni di persone che si allontanano dal messaggio di salvezza di Gesù Cristo, dalla Buona Notizia che Dio è amore.

Mi rivolgo a Dio – l’Abbà di Gesù – gridandogli: quando finirà tutto questo?

Quando finirà questa notte plumbea e asfissiante, in cui anche la fiammella della fede vacilla?

Carlo (webmaster di Gionata.org)

34 pensieri su “… grida vendetta al cospetto di Dio

  1. Fai attenzione, Felipe, a non confondere Dio con la gerarchia ecclesiastica… sono due cose diverse.
    Dio ti ama proprio per come sei, che t’importa del resto?
    Dino

  2. e qui aumenta il dolore per tutti coloro che Dio ha chiamato ad essere credenti e che si ritrovano dei rappresentanti che palesano con parole infiocchettate, l’odio verso di loro.
    ovvio che uno dallo sdegno preferisca ritenersi ateo.
    più il vangelo ci inneggia la purezza del cuore, più il vaticano rivela ragionamenti capziosi che cercano di celare cose non dette che nascondono ODIO.
    più il vangelo ci ricorda che cristo è venuto per TUTTI noi e che ci ama TUTTI ed è morto e risorto per amore di TUTTI, più il vaticano va contro il suo messaggio e sottolinea differenze…
    non mi intorcico in ragionamenti più tortuosi di questo, sono molto amareggiata.
    sono credente, questo non cambierà mai, ma le stilettate che il vaticano continua a ogni piè sospinto a dare al corpo di cristo, alle sue membra che siamo noi chiesa, non finiscono di stupirmi e mi fanno fare domande ben peggiori…tipo se questo rappresentante di pietro non sia alla fine qualcun’altro…

  3. Carlo, sottoscrivo ogni tua parola.
    Sono immensamente amareggiato e ferito per l’ultima odiosa uscita vaticana, un’ulteriore ferita inferta al corpo straziato della cristianità.
    Che tristezza constatare che, come la Storia ci ha già ampiamente e tragicamente insegnato, la Chiesa Cattolica continui ad avvallare le opinioni più retrive e patriarcali del suo tempo.
    Tuttavia non scoraggiamoci, amici, NOI siamo Chiesa, non quei ricchi e ingioiellati intellettuali in gonnella.

  4. Mi sono reso conto che nel mio precedente commento (che è da intendersi come risposta a Felipe e non anche al senso dell’articolo originale di Carlo) sono stato troppo sintetico e provocatorio: desidero quindi precisare meglio la mia posizione.
    Voglio indirizzare questi concetti che presento qui prima di tutto a me stesso, so benissimo di averne bisogno: non guardateli quindi come una bella predica fine a se stessa.
    Condivido l’avvilimento, la tristezza, il senso di essere traditi, di aver ricevuto una serpe proprio dalla mano da cui ti aspettavi un pane… ma tutto questo non deve fuorviarci da quello che è il compito essenziale di qualsiasi cristiano, e del quale non dobbiamo mai perdere la consapevolezza: “Amatevi come io ho amato voi”. Quindi dobbiamo comunque amare anche quelli che ci fanno del male.
    Mi rendo ben conto anche delle conseguenze che queste posizioni sostenute dall’alta gerarchia hanno per le coppie che intendono inquadrare la loro situazione con legami riconosciuti civilmente, ma questa forse non è la sede per parlarne.
    Un’altra immagine che le recenti affermazioni del Vaticano mi richiamano alla mente è quella delle beatitudini… mi sembra che ogni discriminato possa rientrare a pieno diritto in più di una delle categorie menzionate. Quindi, se esistono “coloro che saranno beati”, devono esistere anche coloro che creano le situazioni per cui questo possa avvenire. E noi possiamo di volta in volta essere tra questi o tra quelli (e credo proprio che tutti abbiamo la consapevolezza di essere stati fonte di dolore per l’altro da noi). Non conosciamo i particolari delle modalità con le quali il disegno ultimo del Signore verrà realizzato… non ci resta quindi che abbandonarci a Lui con fede, chiedendo il suo aiuto per superare questi passaggi attraverso strette porte.
    Proprio ieri un amico mi ha inviato una email nella quale affermava anche: “Spero che anche tu in questa sofferenza ti senta in prima linea scelto per essere baciato dall’Amore di Dio”. E queste sue parole mi hanno dato conforto e mi hanno riportato ad essere consapevole dell’essenza del Cristianesimo (che a volte perdo di vista).
    Certo, quando subiamo dei torti, quando soffriamo per l’operato di chi ci fa del male (non sempre in malafede, a volte inconsapevolmente e a volte per non conoscenza di una realtà), il boccone è molto amaro, ma è anche vero che questo ci offre lo spunto a cercare di modificare l’operato altrui con il nostro comportamento, che proprio in queste circostanze deve farsi ancor più testimonianza del Vangelo.
    Questo mio intervento vuole quindi essere una parola di ottimismo. Sì, di ottimismo e di fiducia che quanto tutti noi crediamo con fede ci spinga ad indirizzare le nostre forze non verso il risentimento o l’astio per chi non capisce, ma verso una evangelizzazione che ognuno di noi sa, può e deve dare col proprio comportamento di esempio costruttivo, mostrando e dimostrando, proprio a chi ne ha un diverso concetto, che l’amore è un’entità unitaria, granitica, non frazionabile in accademiche suddivisioni (etero, omo o quant’altro) e che quindi “tutto” l’amore viene da Dio e come tale non può che essere un bene prezioso. La meta è ancora molto lontana, e proprio per questo dobbiamo perseverare nel cammino, anche con mezzi apparentemente banali come un blog.
    Mi scuso per la prolissità… ho davvero finito 🙂
    Dino

  5. fa piacere sapere che, da qualche parte, persone che si sentono parte di una religione, sappiano essere individui dotati di buon senso.
    Perché la sensazione è che si sia persa la misura.

  6. anche se non sono d’accordo con Dino sul sopportare tutto e sulle Beatitudini, credo che, banalmente, non tutto il male venga per nuocere. Prendo la parte che condivido di più di Dino:”La meta è ancora molto lontana, e proprio per questo dobbiamo perseverare nel cammino, anche con mezzi apparentemente banali come un blog.” Non c’è solo il blog, ci sono dei movimenti su facebook da parte di due grandi gruppi e tutti , giovani, discutono e partecipano , chiaramente in modo poco raffinato, al problema. Anche le casalinghe della Coop ne parlano finalmente non più a mezza voce ed i preti non allineati ne parlano nelle parrocchie di paese. Tra amici viene il discorso molto più di prima e con un occhio più comprensivo del reale problema. Sapete che sono abbastanza ottimista, questa volta mi ci è voluta la spinta della totale bontà di Dino ad acquietarmi e a riflettere. Le montagne valdesi comunque possono accogliere chiunque ne abbia bisogno. Amitié Erica

  7. cara Erica smettila di fare del proselitismo!! non é certo sbattendo la porta e andandosene che si risolvono i problemi. Certo sovente le scelte della gerarchia eclesiastica sono incomprensibili e ci feriscono, ma non bisogna mai dimenticare che per quanto la loro opinione é autorevole, non sono loro che sono morti in croce e che sono risorti per donarci la vita.

  8. Dopo aver letto l’ultima notizia di ieri: in partica l’ultimo attacco del Vaticano, a proposito della depenalizzazione dell’omosessualità, se per assurdo questo (il Vaticano) avesse un sito scriverei tutto il mio dispresso contro di loro! Mi fanno ribrezzo per quanto sono ottusi, limitati, medievali e discriminatori! Falsi ed ipocriti!: parlano tanto contro l’aborto, l’eutanasia e non si rendono conto di come uccidono (perchè anche il loro modo di parlare contro l’omosessualità è un omicidio!!) discriminando in questo modo barbaro e assurdo persone che hanno fatto una scelta sessuale diversa (diversa si noti bene e non anormale!!). Per fortuna ci sono persone come don Franco Barbero, rarrisime purtroppo, che benedicono anche questo tipo di unioni! Il Vaticano dovrebbe solo vergognarsi e coprirsi la faccia per la vergogna!! Parlate tanto contro l’aborto e l’eutanasia e intanto siete voi i primi ad uccidere! Dio benedica chi la pensa come don Franco e benedica sempre tutti i volontari di Gionata che continuano a fare un opera bellissima! come portare avanti un sito così bello

  9. caro Federico, il ‘pensare laico’ o anche ‘valdese’ non è fare proselitismo , rivendico solo il fatto che non si deve porgere l’altra guancia nel caso in cui chi detiene IL POTERE cerca solo di vedere nel genere omosessuale ‘il Male’ . Se tu accetti che in alcuni paesi del mondo gli omosessuali, solo per il fatto di esserlo, siano uccisi come nostro Signore, allora devo proprio cominciare a darmi da fare…

  10. Cara Erica, i paesi in questione sono paesi che vivono la legge coranica. Il che vuol dire che delle dichiarazioni dell’ONU se ne infischiano! E se qualcuno si permette d’intromettersi la considerano una violazione della sovranita nazionale e sarebbero capaci d’una carneficina per impedirlo. Noi tutti soffriamo per l’inferno nel quale vivono i gay di quei paesi, ma se giammai un giorno le cose cambieranno non sara certo per merito dell’ONU, ma grazie alla tenacia di cittadini di quei paesi che non credono nella violenza e nel soppruso. E per cio che riguarda Nostro Signore carissima é propio lasciando che lo crocifiggessero che ha sconfitto quelli che detenevano il potere! quale paradosso….non é vero?!

  11. sono troppo laica per cadere in questi tranelli da …’monaco.’ Mi dispiace che tu non creda all’importanza fondamentale del rispetto per i diritti dell’uomo , qualunque uomo e senza crocifissioni visto che quella che ci ha , credo, salvato c’è già stata .Non credo nei paradossi che tengono legati alla catena. Credo in tutto quello che credi anche tu e rispetto la Chiesa Cattolica che mi ha dato molto ma non accetto una mediocre visione politica che vuole continuare a tenere in pugno persone solo perchè omosessuali. ciao Erica

  12. carissima Erica, il paradosso del quale t’ho parlato non lega ma libera l’uomo da tutte le catene, quelle delle discriminazioni e quelle delle facili illusioni. Io non avevo nessuna intenzione di giustificare l’operato delle gerarchie ma solo metterti in guardia dalle illusioni. Certo che credo nei diritti dell’uomo, ma vorrei farti notare che quei diritti sono calpestati ogni giorno sotto i nostri occhi in questa Europa laica e democratica. un bacio

  13. litigare con te è praticamente impossibile , forse a quest’ora stai già dormendo e posso avere l’ultima parola ‘PACE’ almeno fra noi che ci vogliamo bene. Perfino Rosa oggi si è persa nei meandri della boxe. Che sta succedendo?Buona notte Erica

  14. Ho paura… ho freddo nel cuore e nell’anima.
    Questo medioevo moderno mi spaventa per la gravità di queste affermazioni che in tempi nemmeno troppo recenti hanno portato alla nostra morte nei campi ti sterminio insieme a 6 milioni di ebrei.
    Tremo di fronte a tanta stoltezza e tremo di fronte a una chiesa così lontana dal Vangelo.
    Luisella

  15. Sono giorni strani questi…. parole grosse sono state dette con leggerezza da persone che dovrebbero essere rappresentanti di un Dio d’amore, peccato che hanno smarrito loro ogni bussola nel loro cammino…
    Ho ascoltato i sospiri, la rabbia e gli smarrimenti nelle persone vicine, ho visto la rabbia schiumare nel mio cuore… e poi ecco un piccolo miracolo… oggi nell’ufficio dove lavoro parlando di fede e amore ho parlato di me, del mio compagno e delle nostre speranze alla mia infermiera preferita, rumena, bionda e assai dolce….

    alla fine abbiamo convenuto che, io e lei, abbiamo molto in comune. In fondo siamo due minoranze conosciute spesso più attraverso i si dice …. ci siamo tesi la mano e abbiamo concluso che se si teme ciò che non si conosce, toccherà forse anche a noi metterci in gioco perchè qualche pregiudizio, qualche inutile paura cada e scompaia intorno a noi…

    al di là delle parole amici miei non lasciatevi prendere dalla paura, dallo smarrimento, dal rumore violento di chi vuole imbrigliare il mondo nelle sterili filosofie, ma camminate sereni…

    il Dio delle piccole cose è all’opera e non può essere rinchiuso nei grandi templi pieni di simboli ma vuoti di compassione… oggi Dio parla anche attraverso di noi… la nostra testimonianza di uomini e donne in cammino e il mezzo attraverso cui agisce e cambia la realtà che ci circonda …

    Non abbiate paura dunque… camminate… non saranno le urla scandalizzate di “scribi e farisei” a imbrigliare il Dio che veglia sulla vita di ognuno di Noi…

    un abbraccio, forte forte, a tutti…

  16. per Luisella un po’ di speranza…:

    Se c’è stata nel Medio evo un’idea che ha unito per sempre l’Europa occidentale, questa si potrebbe esprimere con la famosa regola di S. Benedetto : “Ora et labora”. Non a caso S. Benedetto è patrono dell’Europa occidentale. La sua idea, partita da uno sperduto paese dei Monti Sibillini, Norcia, cambiò per sempre il volto dell’Europa e contribuì a far sorgere l’idea di un’Europa spiritualmente unita nel nuovo Evo cristiano. Perciò il monachesimo benedettino è uno dei fattori decisivi per il passaggio tra l’età antica e quella medievale, nonché punto di forza di un’altro grande sogno, il Sacro Romano Impero. Questa regola conserva ancora il suo fascino, ed i monasteri sono ancora poli di attrazione per la fede, per la cultura e per un momento di distacco dallo stress quotidiano. Il cristiano laico, che prega e che lavora tutti i giorni, riprende, anche senza la tonaca del monaco, quell’antica idea benedettina di impegno quotidiano, per trasformare la città del mondo nella città di Dio, simboleggiata dal monastero.

    La vita dei monasteri era regolata in quattro punti : preghiera comune, lettura e copiatura della Bibbia e dei classici latini, accoglienza dei pellegrini, lavoro agricolo. Il monastero doveva quindi rispondere il più possibile alle esigenze di un’economia quasi autarchica. Amore per le lettere e desiderio di Dio sono i cardini dell’esperienza monastica, che ci ha trasmesso in centinaia di codici amanuensi l’amore per la letteratura e per la musica, che risuona ancora nei nostri moderni cd-rom. E questo, considerati i tempi in cui visse S. Benedetto (m. 21 marzo del 547) sembra veramente un miracolo. La “Regola”, trasmessa da S. Gregorio Magno papa, divenne la base per tutte le istituzioni monastiche successive, che si rifanno a quella.
    ciao Erica

  17. credo che di fronte a queste prese di posizione poco serene della Gerarchia, anzi delle Gerarchie della Chiesa si dovrebbe fare quello che la Chiesa non fa: silenzio. Un silenzio che ci unisce ai tanti credenti che testimoniano Cristo con la vita di tutti i giorni e che ben sanno come comportarsi nonostante le prediche che gli vengono fatte. All’ansia e alle paure si risponde con la fiducia e la speranza .

    ciao roberto

  18. Beh mi sono trovato abbastanza in comunione di idee con molti di coloro che hanno commentato tranne con un punto di federico. Non per male credimi, ma Non ho intenzione di stare qua afarmi corcifiggere per nessuno, tanto meno per le posizioni dle vaticano.

    Se Gesù fosse ora qui sulla terrà ci inviterebbe a svuotare le chiese ed a seguirlo per una nuova campagna apostolica. E’ il Figlio di Dio che é GIà MOrto per noi proclamando la vita e l’amore dell’uomo, non la sua diversità e le sue molteplici forme d’odio anche sotto forma di mantello di ermellino.

    POi, Piangere? E perché ? Qui bisogna raggrumare le forze e usare le IDEE LIBERE E LA VOCE.

  19. carissimo AreadiWernicke, il fatto stesso che sei obbligato a nasconderti dietro uno pseudonimo, non é forse già una forma di crocifissione? sono daccordo con te quando dici che bisogna usare le idee libere e la voce, rispondere e magari ricriminare, non é solo giusto ma anche sacrosanto, solo eviterei le crociate, non sono mai servite a niente. Spero un giorno poterti chiamare col tuo vero none, un abbraccio.

  20. Scusa Federico, questo è il mio Nick di INternet non è uno psudonimo tutti coloro che frequentano il mio blog sanno il mio nome. Non trovo crocifissione nell’usarlo, anzi lo trovo di sfida considerato cosa rappresenta e il mio stile di blog, ho un profilo sano sano sul mio blog che dice molto di più di leggere “federico” . NOn mi aspettavo una tale dietrologia, ti ho solo fatto un appunto lecito mi pare.

    Puoi chiamarmi con questo nick qui, perché mi piace usarlo se vuoi scoprire come mi chiamo leggi i commenti del mio blog e lo scopri, nulla di più semplice, c’è chi lo usa e c’è chi usa il nick.

    COrdiali Saluti

  21. mi dispiace d’averti ferito, il tuo blog l’ho visitato questa sera per la prima volta, e nella presentazione tu parli di minacce di morte, ecco perché ho parlato di crocifissione. Non mi sono offeso per il tuo appunto, solo volevo dire che qualche volta ci ritroviamo crocefissi malgardo tutto. un saluto

  22. Cerco sempre di riflettere quando qualcuno riesce a farmi pensare…non hanno importanza i nomi o quello che noi facciamo nelle nostre Chiese o quello che un Papa di passaggio può dire , ha importanza pensare che chi ci tiene tutti uniti nella Chiesa è la fede in Dio>Gesù>Spirito Santo. Solo per questo bisogna lottare e non si devono abbandonare Chiese e conventi solo per rabbia verso chi non è come vorremmo. Noi siamo la Chiesa e dobbiamo solo e sempre chiedere che ci sia dato il giusto rispetto ed il giusto amore senza mai dimenticare il nostro essere comunque figli.
    Vorrei tanto essere alla fiaccolata domani a piazza San Pietro!!!baci Erica

  23. Salve a tutti!

    Sono una donna eterosessuale e cattolica, mi spiace per voi che vi sentite delusi per la posizione ferma del Vaticano, ma non dobbiamo giudicare subito…

    Dobbiamo cercare le ragioni del “no”. Sono contraria a qualsiasi forma di discriminazione, visto che sono sorda profonda dalla nascita…

    Non abbandonate la Chiesa Cattolica, anche se vi sentite abbandonati!

    Dopotutto fa parte della nostra natura, cioè istituita da Gesù Cristo. E siamo suoi figli.

    Nessuno è perfetto, chi ama è perfetto.

    Per il delicatissimo tema dell’omosessualità c’è molto da fare, anche in campo teologico. Non si vince il male con il male, ma con il bene.

    Sono certa e fiduciosa che si troverà una soluzione, anche se sinceramente non so quale…Ma con l’aiuto del Signore tutto è possibile!

    Certo per obbedire alla Chiesa Cattolica moltissimi storcono il naso ed individuano i peccati dei peccati, ma deve vincere la misericordia, non lo sdegno…

    Spero di essermi spiegata, vi sono davvero vicina col cuore.

    Ciao a tutti!

  24. Federico ti puntualizzo una cosa solo perché non sei un frequentatorel mio blog e non lo puoi sapere, mi sembra lecito spiegartelo, quindi non prendo le tue accuse di crocifissione come offensive ma ti dico, i dati del mio profilo sono tutti veri, ma la forma delle minacce di morte e la chiusa finale è uno sbeffegiamentoad un noto omofobo che imperversava su blog come secondo natura e nel suo che non citerò. E’ normale che tu non lo sappia, però non partire mai prevenuto con i tuoi interlocutori, io non l’ho fatto mai in questo sito, ho frenato più e più volte le mie dita e porto rispetto a questo sito in maniera spropositata. Pur non avendo fede nella chiesa ma avendola nel Cristianesimo. Quindi ti chiedo di non fermarti sui dettagli futili perché sono ingannevoli. h CHi legge cosa scrivo lo sa, credimi.

    Io direi di chiuderla qui perché non ha senso un litigio tra persone che lottano per la stessa causa. che ne dici?

    Saluti.

  25. Poi ti dico ho un nome così bello che ne vado più che fiero considerato la sua storia e il fatto che sia patrono d’italia. Ma qui nel web “l’area di wernicke” è fondamentale. SO che non ti suonerà per nulla è normale, magari farai altro nella vita, ma per me che osnoa nche un appasionato di neuroscienze ha un significato molto pronfondo.

  26. Quoto in tutto Valeria!
    Questo era anche il senso del mio commento… che sia fattibile o meno non ha e non deve avere per il cristiano nessuna importanza…ci si deve comunque provare.
    E’ l’impegno che salva, non il risultato finale.
    Se si guarda soltanto con gli occhi della ragione e non con quelli del cuore, tutto il Vangelo è follia, e il seguirlo è da folli.
    Dino

  27. grazie per le puntualizzazioni Francesco, hai ragione non sono un’esperto, un giorno se sarà possibile ti spieghero come vivo e perché non ho mai tempo per leggere con la quiete necessaria i blog. Comunque mi sono informato un po sull”area di wernicke, Per cio che sono mi occupo un po di più del cuore che del cervello, ma credo che i due organi siano inseparabili e che non c’é contraposizione tra ragione e fede, tra amore e raziocinio. Sono davvero felice d’averti incontrato. un’abbraccio

  28. Credo che l’unica risposta possibile all’omofobia della gerarchia vaticana sia quella di punirla in quello che più le è caro: le finanze. Per questo motivo, da adesso in poi io non offrirò più alcun obolo durante la messa e non donerò il mio otto per mille alla Chiesa Cattolica…

Lascia un commento