Riflessioni di Michel Dorais tratto da alterheros.com, tradotto da Domenico Afiero
Molti credono che aiutare i giovani gay ad accettarsi e ad essere accettati nell’ambiente in cui vivono incoraggi la “diffusione dell’omosessualità”. Si tratta di una sciocchezza, gay si è, non si diventa. Bisognerebbe perciò impegnarsi per difendere il diritto di tutti al rispetto e, perché no, alla ‘felicità’.
Nessun orientamento sessuale garantisce di essere felice e a nessuno si dovrebbe proibirlo. Il principale problema che i giovani gay incontrano è che spesso si preferisce vederli morti, vittime della disperazione del pregiudizio, piuttosto che far loro spazio nella società e nelle nostre chiese.
grazie per aver pubblicato quest’articolo, si é vero i giovani si sentono oppressi e sovente schiacciati da un mondo che li fa sentire “sbagliati”. Ma delle “crepe” si sono aperte alla base di questa societa intrasigente, e una di queste crepe si chiama GIORNATA. Grazie ancora
L’unico commento che mi sento di lasciare è questo: io credo -e non mi stancherò mai di dirlo- che si arriva al suicidio perchè essere “gay” è (PURTROPPO) per tanta gente uno scandalo! Purtroppo si tende a dividere le persone in categorie: etero, omo e bisex; l’amore è amore e se è autentico non dovrebbe essere diviso in categorie! Siete sempre nelle mie preghiere.
Sono immensamente contenta di avere scoperto “navigando” in Internet Gionata