I gay cristiani alla Giornata della gioventù di Sydney

image E’ iniziata il 15 luglio 2008, e durerà sino a domenica 20 luglio 2008, la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Sydney (Australia) a cui parteciperà anche papa Benedetto XVI.
Un evento dove i gruppi di gay e lesbiche cristiani cercheranno di far sentire la loro voce perché “riteniamo necessario reclamare il nostro giusto posto e dare testimonianza della grazia di Dio nelle nostre vite come lesbiche e gay. E’ tempo di celebrare tutta la ricchezza e la saggezza che noi abbiamo offerto alla comunità cristiana, e mostrare che i messaggi negativi scagliati contro di noi sono basati sulla paura e sull’ignoranza”.

Ecco alcune delle iniziative previste che raccontiamo su gionata.org

2 pensieri su “I gay cristiani alla Giornata della gioventù di Sydney

  1. Prima di essere omosessuale sono una persona con le mie domande, la voglia di capire e resto sempre in attesa di risposte esaurienti. Nel mio percorso di ricerca, in un giorno particolare e con modalità uniche, come ognuno di noi è unico e irripetibile, mi sono imbattuto in una esperienza cristiana, ormai sono ventotto anni. Forse non cercavo di incontrare Cristo ma è stato Lui che ha voluto incontrarmi. Questo mi ha confermato nel fatto che prima ancora di amare, siamo noi oggetti di un amore immenso. E Cristo mi ha amato e mi ama indipendentemente, o forse proprio perché omosessuale.
    Da quel momento non è cessata la voglia di capire, anzi quelle domande sono diventate ancora più pressanti. L’incontro fatto e la fede che vivo mi portano continuamente a confrontarmi con la mia condizione e la mia esperienza. Io sono parte di due mondi che fanno fatica a conoscersi e a dialogare. Mi addolora enormemente quando da uomini di Chiesa si afferma che l’omosessuale “liberamente sceglie” un comportamento diverso dalla “natura fisica”. Il cammino per far comprendere che questo non corrisponde alla realtà forse è ancora lungo. Preghiamo e viviamo nella Chiesa, sperando che anche queste occasioni come la GMG diventino occasione sia di evangelizzazione e testimonianza cristiana, ma anche possibilità di dialogo, di un nuovo approccio e giudizio della nostra condizione ed è quanto auspichiamo. Lo Spirito Santo che “guida alla verità tutta intera” ci illumini ed effondi su noi tutti i suoi doni. Roberto

  2. Mi ritrovo moltissimo in quello che scrive Roberto. Si è prima di tutto persone, uniche, amate, volute e pensate. Anche io mi faccio domande. Da ragazzo, pensavo sempre al “perchè” di una realtà né voluta né tantomeno scelta. Piano piano ho capito che la domanda era sbagliata. I perché alle inquietudini dell’uomo hanno una risposta: il Cristo crocifisso, emblea dell’amore. Più interessante quindi chiedersi come vivere, quali strade percorrere, come confrontarsi. Con uno stile: sapersi abbandonare a Chi sa tutto, a Chi conosce ogni piega del nostro cuore. In questa prospettiva, nulla è problema, ma tutto diventa opportunità!

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